Imparare a stare soli: la solitudine come abilità
Se è nel rapporto con gli altri che impariamo a essere umani, esiste però uno spazio in cui gli altri non possono né devono entrare. Ed è uno spazio che merita attenzione al pari di quello dedicato alla socialità. Imparare ad abitarlo può richiedere pratica, ma pensare che sia per forza scomodo e spiacevole e pericoloso è fuorviante. Le tre solitudini L'italiano ha una parola sola per dire tre cose molto diverse: il sentirsi soli, con o senza altre persone intorno, lo stare soli, perché si è scelto di passare del tempo da soli, e l'essere isolati dagli [...]
Storie isolate per il primo compleanno
Il prossimo 31 gennaio, in Italia, lo stato di emergenza sanitaria compirà un anno. Se, come molti bambini, iniziasse a parlare, avrebbe un'intera comunità di storie da raccontarci. Potrebbe funzionare allo stesso modo per qualunque altra serie di 365 giorni, ma c'è un'eccezionalità che fa spiccare quelli appena trascorsi e fa sorgere interrogativi: quanti racconti sarebbero accomunati dalla pandemia e quanti, invece, stupirebbero non facendone parola? Quanto spazio riserverebbero alle perdite e quanto alle scoperte? Quale indole ci rivelerebbero? Rabbiosa, incerta, sconfitta, risentita, sfiduciata o desiderosa di cambiamento? Storie isolate Immagino frammenti, vite di isolani o microcomunità. [...]
Se la comunicazione esprime l’identità
Nel 2021 l'aria che respiriamo è fatta di azoto, ossigeno, argon, inquinamento e comunicazione. Qualcuno, esasperato dalle notizie o col pallino per la sintesi, potrebbe anche dire che l'ultima si può includere nella penultima. La comunicazione, comunque, è lì. E per alcuni è come l'acqua per i pesci di David Foster Wallace: ci nuota dentro senza notarlo. Come per i pesci di Wallace, si può vivere in questo modo, ma se si presta attenzione all'"acqua" si recuperano possibilità di soddisfazione. Fare comunicazione Una qualche reazione emotiva è la prima cosa che accade: paura, diffidenza, sospetto, rabbia, orgoglio, entusiasmo. [...]
I giorni importanti del COVID-19
Sono giorni importanti. Lo sentite anche voi? Per le molte paure che in alcuni si fanno angoscia, e che restano nascoste nel frastuono e per colpa della morbosità di alcuni racconti. Mia nonna di 94 anni ha paura di morire in questo periodo perché, mi ha detto, "questo è un brutto momento per morire". E l'ho pensato anch'io, che di anni ne ho meno della metà. Io ho anche paura di morire perché non sono mica pronta a uscire di scena. E perché so che altri, magari più giovani di me, non hanno neppure avuto il tempo di [...]
#destinationgreenland: la misura della solitudine
Uno dei motivi per cui ho iniziato a puntare a Nord in inverno è stata la convinzione secondo la quale là non c'è nessuno, a parte il freddo, il ghiaccio, la neve e una quantità incalcolabile di pericoli. Sono partita per la Groenlandia orientale a fine febbraio sapendo che tra freddo, neve, ghiaccio e pericoli, solo il ghiaccio (equilibrio mai certo), i pericoli (ché gli orsi bianchi non sono come quelli del cartone animato Balto) e il destino avrebbero potuto uccidermi e io ero disposta a correre il rischio. Ma che là non ci sia nessuno non è [...]
#destinationgreenland: oltre l’apparenza
Sono trascorsi più di 4 mesi dal mio rientro dalla Groenlandia orientale. Ho avuto il tempo di far sedimentare i ricordi e le impressioni e anche di ricevere mail sarcastiche dall'Olanda: scrivere "i nuovi racconti stanno per arrivare" induce a pensare che sia questione di giorni o, al massimo, di settimane e comunque in Olanda non si penserebbe mai a un'attesa di mesi. Impossibile dargli torto. Avrei potuto ripercorrere il diario del mio viaggio e raccontare della vita invernale di Tasiilaq, con i bambini che usano le strade come piste da sci e i cani nutriti e operosi [...]